Di Natasha Turano.
Cinque giorni dedicati interamente agli amanti del libro, tra il profumo delle pagine e tante storie. La forte sensazione di non sapere da dove iniziare e nello stesso tempo la consapevolezza di essere nel tuo posto. È un po’ l’effetto “vita”, quello ricreato dalla quindicesima edizione di Più libri più liberi che ha utilizzato il claim Sono tutte storie per legare i tantissimi titoli in un solo racconto, quello dei nostri tempi.
Come ogni anno, infatti, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria ha trasformato il Palazzo dei Congressi di Roma in una piccola città, fatta di stand e saloni letterari dove, lungo la via, puoi incontrare autori ed editori.
Un programma ricchissimo fatto di incontri, dialoghi, premi, workshop e narrazioni che hanno dato spazio soprattutto all’attualità della lettura e all’innovazione, promuovendo sezioni dedicate agli addetti ai lavori, agli appassionati e ai ragazzi. Così ci siamo lasciati guidare in giro per il mondo da autori provenienti da venti Paesi e quattro continenti, dall’Europa all’Africa, dall’America all’Asia, ma abbiamo anche incontrato importanti autori italiani come Erri de Luca e Andrea Camilleri, senza dimenticare i due protagonisti della cultura italiana scomparsi nel 2016: Umberto Eco e Dario Fo.
Ma la Fiera Più libri più liberi ci ha restituito soprattutto una grande fonte d’ispirazione e uno stimolo a lavorare in questo settore: non solo i dati registrati nell’ultimo anno dalla piccola e media editoria sono così positivi da trainare il settore, ma sono aumentati anche i lettori e i bandi europei a favore delle traduzioni. Un rinnovato interesse da parte delle Istituzioni dimostrato anche in Italia dalle numerose iniziative culturali in favore della lettura.
Liberi di leggere allora e, sicuramente, al prossimo anno.