Grazie all’evento Komics RC 2015, il weekend reggino è stato dedicato al fumetto, all’animazione, ai cosplay, ai games e alla buona musica.
Il Gramma-team presente sotto i click di Cristina Comi, ha intervistato il giovane animatore di cartoni animati Emilio Amaddeo che assieme al disegnatore Umberto Giampà ha realizzato la potente locandina dell’evento.
Laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Emilio ha collaborato come vignettista presso gli studi televisivi di RTV per poi trasferirsi a Firenze per frequentare la Scuola Internazionale di Comics. Con lo studio Stranemani di Firenze realizza Carotina Superbip e Pastafreacks prossimamente in onda su “DisneyXD”.
Emilio, come nasce la tua passione per il fumetto?
La passione per il fumetto nasce sin da quando ero bambino, già alle elementari non facevo altro che disegnare.
È nata prima la tua passione per il fumetto (lettura) o quella per il fumetto (disegno)?
Da bambino leggevo sempre topolino, quindi credo che la lettura dei fumetti mi abbia accompagnato verso la passione del disegno anche se in realtà la spinta più forte l’hanno data i cartoni animati.
Sì, l’ho capito guardando in rete The Yard, il corto animato che hai realizzato in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics… spassosissimo!
Nel mondo della letteratura si dice che un bravo scrittore, prima di mettere i suoi pensieri nero su bianco, deve aver letto tanto; secondo te il principio è valido anche per il mondo del fumetto? Quanto è importante leggere e “osservare”?
Certo, è la prima regola anche per il fumetto. C’è bisogno sempre di un continuo osservare, soprattutto perché il mondo è in continua evoluzione, l’artista deve evitare di rimanere impantanato nelle sue uniche conoscenze e allargare i suoi orizzonti il più possibile.
Fumettisti si è o si diventa? Ovvero, talento o tanto impegno e volontà?
Alcuni lo sono, capita spesso di vedere gente che nasce con il talento ma altri lo diventano. Ho visto molta gente crescere e tirare fuori un potenziale che non sapeva di avere. Impegno e volontà sono necessari in entrambi i casi.
Quali sono i soggetti delle tue vignette e come nascono?
Le mie vignette sono nella maggior parte dei casi umoristiche. Mi piace che ciò che esprimo sia una parodia della realtà.
Nascono molto spesso da situazioni realmente esistenti, soprattutto dalle disavventure o dalle situazioni assurde. Tutto può avere un risvolto comico.
Qual è il tuo rapporto con la città di Reggio Calabria? Penso alle tue matite in Lo sbronzo di Riace…
Mi piace tantissimo Reggio Calabria. Credo che sia una città con un altissimo potenziale, basta vedere il clima e i bei paesaggi che abbiamo.
Realizzare un fumetto sulla situazione della città credo che possa essere un perfetto mezzo di comunicazione.
Anche quest’anno sei protagonista della locandina della fiera…
Si, è la mia seconda locandina, e mi ha dato una forte emozione quando ho visto gli stendardi nel cancello d’entrata con il disegno che io e Umberto Giampà abbiamo realizzato. Davvero una bella esperienza che metterò tra i ricordi più belli.
Cosa ti aspetti dal Komics?
Dal Komics mi aspetto che possa diventare una manifestazione sempre più importante a Reggio, perchè il fumetto diverte i bambini come gli adulti, ma non è solo una cosa divertente… molti non lo sanno, ma dietro ogni fumetto si nasconde tanto studio e tanta cultura. Avrei piacere se sempre più gente scoprisse quanto può essere importante o educativa una manifestazione del genere.
“Bozze” per il futuro?
Non so ancora cosa mi riserva il futuro, perché il mio lavoro è in continua evoluzione. Spero di poter lavorare sempre in questo settore.
Te la sentiresti di dare un consiglio a chi ha appena iniziato, a chi vorrebbe iniziare ma…, a chi inizierà ma ancora non lo sa?
Fare il fumettista è un lavoro che dà tanta soddisfazione se uno ha talento, ma è un lavoro che richiede anche tanti sacrifici e la strada può non essere semplice come ci si aspetta. Gli unici consigli che posso dare a chi decide di fare il fumettista prima di tutto è: studiare tanto! Perché fare il fumettista non vuol dire solo saper disegnare! E poi fondamentale è: non arrendersi! Se ci credi davvero in quello che fai poi sicuramente riuscire ad arrivare lontano.
Le fotografie al Komics RC sono state scattate da Cristina Comi.