Evento in programma del Pisa Book in Town 2015, ho assistito allo Spettacolo di letture Mediterranea tenutosi giovedì 5 novembre presso la Gipsoteca di Arte antica dell’Università di Pisa.
Capeggiati e intervallati dallo scrittore Fabiano Corsini, tre attori, non a caso seduti attorno ad un tavolo a sorseggiare del vino, hanno raccontato il Mediterraneo attraverso la storia e le parole dei più grandi scrittori di tutti i tempi.
Il loro “canto mediterraneo” è partito da molto lontano, dai romani, da Ulisse e ha attraversato epoche, incontri e battaglie, religioni, fratellanza e convivialità.
Come onde incerte e incostanti, pacate o violente, le parole degli scrittori come Paul Valéry, Albert Camus, o Joan Manuel Serrat che hanno raccontato la mediterraneità, mi hanno lasciato queste immagini:
- un luogo della mente
- equilibrio, dialogo
- un modo diverso di stare al mondo
- un diffuso, turbolento, trionfante gusto della vita
- blu crudo, bolle di luce, nero di sole
- la grandezza insostenibile del cielo
- gli occhi che altro non vedono all’orizzonte che gocce di luce e di colore
Durante lo Spettacolo di letture Mediterranea, si è parlato, e non poteva essere diversamente, anche di cibo e di lentezza. Di un caffè che è un tavolino affacciato sul mare, sul modo tipicamente mediterraneo di dilatare il tempo o bloccarlo del tutto per osservare la vita poiché è nelle soste che si apprezza e si scruta il trascorrere del tempo.
Il Mediterraneo è da sempre stato un enorme raccoglitore di storie, di vicende di uomini, uomini come noi che ci siamo dimenticati di essere mediterranei, uomini che cercano la felicità e che, fosse anche “solo” per questo, devono essere accolti.