È di pochi giorni fa la notizia della scomparsa del famoso scrittore tedesco e premio Nobel Günter Grass. Gramma-Teca, nella triste occasione, lo ricorda con una breve biografia e uno sguardo alle opere che hanno grandemente segnato il suo percorso di scrittore.
Günter Grass nasce nel 1927 a Danzica, città che sarà sempre presente nei suoi romanzi spesso di impronta autobiografica. Una zona che in quegli anni si trovava, anche dal punto di vista linguistico, al confine tra due nazioni, la Germania e la Polonia, e soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale Danzica si ricongiunse al territorio polacco.
A 17 anni Grass scelse di entrare a far parte di una divisione delle Waffen SS: ciò non si venne a sapere per molto tempo. Lo scrittore infatti si è sempre presentato come politicamente orientato verso la sinistra, soltanto nel 2006 ammise e raccontò il suo giovane passato nell’esercito nazista. Nel 1945, catturato dagli statunitensi, finì in prigionia di guerra in Baviera e ci rimase per due anni. Al suo ritorno incominciò un apprendistato per diventare scultore, e fu in questi anni che venne fuori la sua vocazione artistica che lo portò a diventare scrittore. Nel 1958 fu invitato a leggere il primo capitolo del suo romanzo Il tamburo di latta (Die Blechtrömmel), vincendo il premio del Gruppo 47 come miglior testo dell’anno. Il libro fu effettivamente pubblicato l’anno successivo. Ne seguirono altri due: Gatto e Topo (Katz und Maus, 1961) e Anni di cani (Hundejahre, 1963) e che costituiscono, insieme al primo, la cosiddetta Trilogia di Danzica.
Negli anni ’60 inizia il suo impegno politico con il partito socialdemocratico tedesco (SPD).
Nel 1979 pubblica ancora Il rombo (Der Butt): è la storia di un pesce parlante che possiede vita eterna, è il tentativo di narrare, secondo una prospettiva femminile, la storia del dominio degli uomini dagli albori fino ai nostri tempi.
Negli anni ’80 si aggiunge il suo forte impegno nel movimento pacifista contro il riarmo e l’installazione dell’energia nucleare.
Nel 1986 esce un altro romanzo, La ratta (Die Rättin), romanzo fortemente pacifista in cui viene rappresentata l’autodistruzione del genere umano.
Nel frattempo, dopo avvenimenti importanti come la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la successiva riunificazione delle due Germanie nel 1990, a metà degli anni ’90 Grass pubblica È una lunga storia (Ein weites Feld), considerata l’opera sulla riunificazione tedesca, suscitando molte polemiche.
Nel 2002 esce Il passo del gambero (Im Krebsgang): è il primo romanzo sul tema delle vittime della Seconda Guerra Mondiale. È la storia della tragedia del transatlantico Wilhelm Gustloff, una nave passeggeri della compagnia nazista Kraft durch Freude (KdF) divenuta famosa per essere stata affondata da un sommergibile sovietico nel 1945.
L’opera di Günter Grass comprende inoltre anche una serie di poesie, saggi e testi teatrali. L’autore ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio Grinzane Cavour nel 1992, fino all’ottenimento del Premio Nobel nel 1999. La sua scrittura si rifà generalmente al movimento artistico del Geschichtsaufarbeitung, letteralmente il “superamento del passato”: con questo concetto ci si riferisce in Germania alla riflessione sul periodo nazista e sull’Olocausto, ad una sua presa di coscienza ma allo stesso tempo al superamento dello Schuldgefühl (senso di colpa) tedesco, non in senso negazionistico ma di meditazione e accettazione.
A Lubecca, città del nord della Germania dove lo scrittore ha vissuto fino alla sua morte, è presente un museo dedicato alla figura di Grass e alle sue opere.