Da un piccolo buco nella siepe Jip scorge un nasino, una boccuccia e due occhietti blu.
È Janneke, la nuova vicina di casa.
“Ieri non abitavi ancora qui” osserva Jip.
“Oggi sì” risponde Janneke. “Vieni a giocare con me?”
I due bambini vivono normali avventure quotidiane: mangiano frittelle, aiutano la mamma, condividono la merenda, sbrigano semplici faccende, (non) si fanno scattare una foto.
Il punto di vista è sempre ad altezza di bambino mentre gli adulti, seppur molto reali, rimangono sullo sfondo e non vengono mai rappresentati.
I genitori sono umani, a volte si arrabbiano o si spazientiscono e non sempre hanno tutte le risposte di cui Jip e Janneke avrebbero bisogno, per fortuna. Sarà che queste storie sono state scritte nel 1953, quando ancora bambini e genitori potevano permettersi di essere imperfetti.
I due amici sono magistralmente illustrati da Fiep Westendorp in bianco e nero affinché non siano connotati e perché tutti i bambini possano riconoscersi.
Ogni capitolo è una storia a sé che si conclude in un paio di pagine, un perfetto appuntamento quotidiano grazie al quale abbiamo iniziato ad usare il segnalibro, novità che Matti adora.
Inoltre, questa raccolta di storie di Annie M.G. Schmidt è un ottima opportunità di avvio alla narrativa e alla lettura autonoma, ma per adesso abbiamo ancora tanto tempo da condividere, tempo per crescere e per sognare.