Twittare, postare, bannare…? Yes, you can.
L’avviso per tutti prof è di fermare le penne rosse! Il “Paradiso dello studente” ovvero il sito skuola.net, comunica ai nostri ragazzi che ora certe brutte parole come “googlare” adesso possono essere anche utilizzate e scritte nelle attività scolastiche (come in tutte le altre) perché sono dei neologismi della lingua italiana.
Le parole incriminate che ora sono libere di andarsene a passaggio tra le righe dei temi degli studenti sono sette:
TAGGARE: Garzanti ci dice che, con riferimento ai social network, può essere utilizzato per dire che una persona è in una foto o in un video .
SELFIE: nello Zingarelli dal 205 con il significato di fare una foto a se stessi o ad un gruppo tramite un dispositivo elettronico.
TWITTARE: comunicare attraverso Twitter secondo l’Accademia della Crusca.
TWERKING: agitarse in maniera seducente mentre si assume una posizione, come dire, ad angolo retto. Questa è inserita nell’Oxford Dictionary.
GOOGLARE: (la più oscena), cercare qualcosa attraverso un motore di ricerca. Sempre secondo Garzanti.
POSTARE: questa volta tocca a Treccani che la inserisce con il significato di inviare un post (cioè un messaggio in un gruppo di discussione in rete).
BANNARE: ancora Garzanti, nel senso di “bandire” ovvero negare l’acceso ad un sito una chat e simili ad un utente che non ne ha rispettato le regole.
Commenti? Si banni chi può.