Spazioempirico

Di Simona Comi.

Al Face Festival, assieme a Gramma-teca e ad altri artisti, la nostra Cristina Comi espone la sua serie di fotografie ormai itinerante denominata Spazioempirico.

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Uno spazio empirico perché ha subito, ha fatto esperienza della presenza dell’uomo, è stato sfruttato dai suoi bisogni e poi abbandonato a se stesso.

Il vuoto e la desolazione lasciati dall’uomo vengono riempiti con i colori, con i dettagli di una vita passata. Le rovine diventano uno spazio psicologico, uno stato d’animo.

Man mano che l’uomo si allontana, nello Spazioempirico riaffiora la presenza della natura che, a differenza dell’uomo, devasta e dona una nuova vita, una nuova bellezza, un nuovo significato.

Dalle parole di Ghislain Mayaud:

Cristina Comi libera l’assenza desolante che sommerge l’infinita tragedia, fotografa, come un reporter sul fronte, un futuro non restituito e scientificamente bombardato che emargina un legittimo appartenersi.

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